Purtroppo sempre più bambini oggi, ma anche gli adulti, soffrono di allergie e dermatiti croniche di cui non si conosce la causa. Eppure, in molti ancora non sanno, che tutti i vestiti che indossiamo contengono sostanze tossiche dannose sia per noi che per l’ambiente.
L’industria tessile, infatti, impiega sostanze chimiche pericolose, che hanno la caratteristica di essere persistenti e di accumularsi nell’ambiente, nella flora e nella fauna, arrivando attraverso la catena alimentare fino all’uomo. Molte di queste sostanze interferiscono con lo sviluppo sessuale e con il sistema ormonale e immunitario, oltre ad essere cancerogene.
Ma cosa vuol dire abbigliamento biologico?
L’abbigliamento è di origine biologica quando il tessuto utilizzato (per esempio cotone, canapa, bamboo, lino, seta) viene prodotto seguendo le regole dell’agricoltura biologica – in caso di tessuti vegetali – oppure quando proviene da allevamenti biologici – in caso di tessuti di origine animale.
Quindi, un tessuto biologico - vegetale o animale - non contiene sostanze nocive per l’uomo e per gli ecosistemi.
Quali benefici si ottengono nel vestire biologico?
- Tutta la filiera tessile biologica esclude l’impiego di Organismi Geneticamente Modificati (OGM), pesticidi, fertilizzanti chimici, impermeabilizzanti, coloranti sintetici, metalli pesanti e di tutte le altre sostanze chimiche tossiche comunemente impiegate dall’industria tessile. Purtroppo una parte di queste sostanze è assorbita dalla pelle a causa del contatto prolungato con il capo d'abbigliamento, mentre un’altra parte è rilasciata nelle acque ad ogni lavaggio degli indumenti.
Tra i metalli pesanti ricordiamo il piombo, il mercurio, il cadmio ed il cromo, che sono impiegati in processi di colorazione dei tessuti e possono accumularsi nel nostro corpo causando danni irreversibili al sistema nervoso e al fegato. Inoltre, le ammine aromatiche, che sono impiegate nella produzione dei coloranti sintetici possono causare tumori cutanei, alla vescica, ai reni, al fegato e del sangue.
Un’altra sostanza pericolosa è la formaldeide, sostanza chimica impiegata come disinfettante nel settore tessile; l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha stabilito che la formaldeide è cancerogena certa per l’uomo e l’organo bersaglio è la faringe e può causare irritazione oculare, nasale e a carico della gola, affaticamento e eritema cutaneo. - L’abbigliamento biologico è socialmente etico, ovvero si creano posti di lavoro senza sfruttamento e tutelando gli interessi ed i diritti dei lavoratori. Purtroppo, negli ultimi anni, sempre più aziende italiane hanno deciso di delocalizzare, spostandosi in paesi come Cina, India, Romania, Bangladesh dove il costo della manodopera è inferiore.
Si è verificato anche un forte incremento dello sfruttamento sociale e minorile. Tutto questo per abbassare sempre di più il costo di vendita al pubblico di prodotti di scarsa qualità. - Rispetto per l’uomo, per gli animali e per la biodiversità. Infatti l’impiego di pesticidi e sostanze chimiche di sintesi normalmente utilizzati nell’agricoltura convenzionale inquina l’atmosfera, i suoli e le falde acquifere sia superficiali che profonde. I terreni sono sfruttati e abbandonati ormai depauperati di ogni risorsa. Anche l’allevamento intensivo di oche, visoni, volpi e altri animali da pelo o da pelle è crudele e socialmente assolutamente inaccettabile. Questa è l’industria tessile moderna e questo è quello che si nasconde nei vestiti che indossiamo. L’origine biologica di un capo d’abbigliamento esclude ogni forma di crudeltà nei confronti del mondo animale.
- Utilizza solo fibre tessili naturali. Infatti non è possibile certificare un capo di abbigliamento come biologico se questo è realizzato con tessuti sintetici.
- Fa bene alla tua pelle e alla tua salute. Purtroppo non possiamo conoscere quali danni causeranno nel medio e nel lungo periodo, soprattutto ai bambini, le sostanze chimiche tossiche presenti nei nostri indumenti. L’unica certezza è che le assimiliamo in piccole concentrazioni, attraverso il contatto diretto con la pelle, ogni giorno della nostra vita.
- I capi di abbigliamento biologici sono di qualità superiore e molto più resistenti all’usura, ovvero ai lavaggi e allo sfregamento e risultano anche traspiranti. I vestiti realizzati con tessuti biologici hanno, anche, un odore molto gradevole e sono particolarmente morbidi proprio per l’assenza di sostanze chimiche tossiche.
Tra le varie certificazioni biologiche ricordiamo la certificazione tessile tipo GOTS (Global Organic Textile Standard), certificazione indipendente che garantisce la qualità ambientale, produttiva e sociale. Questa certificazione GOTS ci dà la garanzia che, indipendentemente da dove venga prodotto un capo, rispetta sempre gli stessi criteri di qualità. Inoltre, non si limita ad escludere la presenza di sostanze chimiche tossiche lungo tutta la filiera tessile, ma prende in considerazione anche l’aspetto etico e sociale dell’intera filiera.